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Internet e la diffusione delle informazioni

La possibilità che Internet offre a tutti, praticamente a costo zero, di "pubblicare" qualunque cosa e di far circolare le proprie idee costituisce una rivoluzione paragonabile, molto probabilmente,all'invenzione della stampa. Il rovescio della medaglia è costituito, come è noto a tutti, dalla difficoltà di creare dei filtri sia per quanto riguarda il tipo e la qualità del materiale che viene diffuso sia per quanto riguarda il modo in cui esso viene utilizzato dai navigatori.

Il problema è molto rilevante nel mondo della scuola e, per esempio, la diffusione di "tesine" dai contenuti a dir poco discutibili in relazione alla preparazione per l'esame di stato di scuola media superiore ne costituisce un esempio evidente.

Probabilmente tra i compiti aggiuntivi che spettano agli insegnanti c'è anche quello di educare gli allievi ad una lettura molto più critica che in passato delle "fonti" reperite sulla rete.

Io credo comunque che la rete stessa possa, in un certo senso, autocontrollarsi, e forse questo è uno dei suoi punti di forza: se chiunque può pubblicare qualunque cosa, chiunque altro può pubblicare le proprie critiche, consentendo agli utenti di effettuare le proprie libere scelte.

E' con questa idea che abbiamo aperto nel nostro sito, qualche anno fa, la rubrica "Pescati nella rete". Avevamo in realtà anche uno scopo didattico, che si può desumere dalla pagina iniziale della sezione, ma questo esula dagli scopi di questo post.

Recentemente abbiamo pubblicato nella citata rubrica due articoli (Gold: best practices? e Zeri di un polinomio) per i quali abbiamo ricevuto numerose critiche (alcune gratuite per la verità) di cui rendo anche in parte conto in una apposita pagina. E' chiaro che potremo anche tenere conto delle osservazioni pervenuteci, ma, in ogni caso, rimango dell'idea che il metodo seguito sia corretto, anche se non necessariamente condivisibile, e non mi pare vi si possano rilevare intenti denigratori.

Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensano i visitatori del sito.

Luciano Battaia - 01/02/2006