Dal primo capitolo del libro "Il Gene della Matematica", di Keith Devlin, ed. Longanesi, di cui consiglio vivamente la lettura a tutti.
"Quando ero alle elementari odiavo la matematica. Il che non mi impedì -nel 1971, a ventiquattro anni- di uscire dall'università con un PhD proprio in matematica, né di fare, da allora in poi, il matematico di professione. La svolta cruciale ebbe luogo quando avevo quindici anni: fu a quell'età, infatti, che scoprii di cosa tratta davvero la matematica."
Chissà se è nel potere di noi insegnanti riuscire a far capire ai poveri studenti di che cosa tratta davvero la matematica!
Luciano Battaia - 22/02/2004
qualcuno ci riesce...qualcuno no!!
Io sono in lotta continua (scherzosamente si intende, ma non troppo!!^_^) con la mia ragazza, che è uscita dal classico e sta facendo una facoltà classica all'università, perché ogni volta che salta fuori il discorso "matematica" potete immaginarvi come va a finire Penso cmq che l'età in cui la mente di un ragazzo è più "fertile" in questo senso siano proprio i 14/16 anni...per capire che la matematica non è un mostro di formule astruse da imparare a memoria, ma una scienza che può essere bella e disarmante se ci si sforza di studiarla un po' e capirla!!!
falcon - 12/03/2004
La matematica è un po' come una donna. Le piacciono i modi rudi , ama chi sa farla ridere e alla fine si annoia dell'eleganza.
Nel secolo scorso ha dato il meglio di se agli ingegneri che la sbatacchiavano. Oggi che i matematici si sono riscoperti genuini ha cominciato a darla buca a tutti.
ferrante - 24/08/2004