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Esaminiamo l'esame

L'esame di stato costituisce per tutti gli studenti uno scoglio difficile e spesso uno spauracchio che "si ricorda per tutta la vita". Non crediamo valga la pena di esagerare con le preoccupazioni, senza naturalmente per questo trascurare le difficoltà nel raggiungere questo importante traguardo.

Per contribuire a sdrammatizzare il problema abbiamo preparato un piccola raccolta di alcuni errori e sviste presenti nei testi delle prove di matematica: se anche gli esperti nazionali che preparano i compiti fanno errori, ...

Proponiamo due versioni:

A proposito del primo esempio che proponiamo nel fascicoletto Esaminiamo l'esame, e che si riferisce al decimo quesito dell'esame 2005, corso di ordinamento, sessione ordinaria, potete leggere una bella serie di commenti su Matematicamente.it (si tratta di uno tra i migliori siti di matematica in Italia, e ve ne consigliamo la visita), all'indirizzo http://www.matematicamente.it/matura/Commenti_2005.pdf . Ci è parso oltremodo interessante l'intervento di una collega (almeno così si firma, anche se nutriamo la segreta speranza che si tratti solo di una presa in giro), che riportiamo qui integralmente:

"E’ svelato l’arcano! E’ ora comprensibile perché gli studenti italiani conoscono così poco e così male la matematica. Egregi colleghi, mi dispiace contraddirvi, ma la funzione nel decimo quesito della prova di matematica, dell’Esame di Stato, è proprio costante. Potrei citare molti nomi di illustri matematici che riportano l’esempio nei loro manuali, anche se, ad onor del vero, qualunque matematico, degno di questo nome, dovrebbe essere in grado di illustrare il risultato. Ciò che più delude dell’articolo letto è l’aria tracotante e boriosa con cui si affermano cose non vere rivestendole di irrefutabile valore. E l’amarezza è che la Stampa dà loro credito!"

Evidentemente nemmeno il vecchio proverbio  "Errare humanum est, perserverare autem diabolicum", trattiene qualcuno dallo scrivere scemenze e diffonderle tramite la rete.

Di male in peggio

Il 2005 deve essere stato un annus horribilis per gli estensori dei testi degli esami di stato. Pensavamo infatti che il famosissimo errore relativo alla presunta costanza di una funzione che costante non era, e di cui tutti i giornali parlarono a suo tempo, avesse posto in allerta gli esperti che preparano i compiti.

Non avevamo ancora scoperto però che, nella sessione straordinaria dello stesso anno (quindi a distanza di poco più di 2 mesi!), un altro errore decisamente madornale (e molto grave) era in agguato. Questo volta i riflettori dei media non si sono accesi, in quanto la sessione straordinaria impegna, ogni anno, un troppo esiguo numero di studenti perché qualunque evento ad essa connesso possa "fare notizia".

Per i dettagli dell'errore consulta l'esempio numero due dell'opuscolo sopra citato.

pagina pubblicata il 14/02/2007 - ultimo aggiornamento il 05/03/2007