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Perché LaTeX a scuola?

L'informatica, come è noto, è una delle nuove priorità nei curricoli scolastici. Che cosa si debba però insegnare sotto l’etichetta informatica è assolutamente poco chiaro, in particolare quando l’informatica non è una materia a sé, ma è una specie di appendice dell’insegnamento della matematica.

Le scelte fatte nelle varie realtà sono molto diverse e vanno dallo studio sistematico di un linguaggio di programmazione (Pascal, Visual Basic, Javascript, C++,. . . ), alla introduzione di alcuni pacchetti applicativi di uso comune (Fogli elettronici, Data Base, Software di calcolo simbolico, Software di geometria dinamica, Strumenti di presentazione), alla produzione di pagine web.

In tutte le realtà comunque l’introduzione della videoscrittura è considerata un requisito minimo e assolutamente irrinunciabile. Videoscrittura significa, nella stragrande maggioranza dei casi, lo studio di un word processor wysiwyg (del tipo di Word, per intenderci). Questa scelta è avallata anche dalle indicazioni contenute nel Syllabus per l’ottenimento della patente europea ECDL, dove, pur senza riferimento ad alcun software specifico, si evince chiaramente che l’indicazione è per un software del tipo citato. Del resto, per la grande maggioranza degli utilizzatori della videoscrittura, questa è sicuramente la scelta più semplice (in particolare da quando sono disponibili pacchetti free, come quelli della suite OpenOffice).

La situazione cambia radicalmente quando si considerano gli ambiti accademici del settore matematico, fisico, informatico e, parzialmente, linguistico. In questi casi LaTeX costituisce lo standard de facto, tanto che in molti casi vi è addirittura l’obbligo di scrivere documenti ufficiali (es. tesi di laurea), utilizzando LaTeX, magari con particolari implementazioni messe a disposizione dalle stesse università.

Questa situazione ci ha fatto pensare alla opportunità di proporre almeno una introduzione dei fondamenti di LaTeX agli studenti della Scuola Media Superiore, in particolare del Liceo Scientifico, visto che molto probabilmente lo ritroveranno tra i piedi nel loro futuro.

Ci sono poi altri aspetti non secondari da tenere presente. LaTeX richiede all’utente una certa abitudine all’astrazione: non essendo wysiwyg c’è differenza tra il “codice sorgente” e il “prodotto finito”. Inoltre chi redige un testo deve impiegare un po’ di tempo (non molto per la verità!) a pensare alla struttura logica del documento: non ci si può mettere alla tastiera e costruire le pagine, modificandole e aggiustandole pian piano, con l’evidente rischio di produrre la prima pagina con uno stile e l’ultima con un altro stile. Tutto questo, secondo noi, depone grandemente a favore di LaTeX proprio dal punto di vista della valenza didattica dell’apprendimento di un software.

Per chi poi ha interesse alla programmazione vera e propria, si può dire che LaTeX è l’ambiente naturale: un documento LaTeX è costruito con la logica con cui si costruisce un programma informatico, dove, dopo aver prodotto il codice si deve compilare il tutto per ottenere il prodotto finito. Se poi si ha la voglia (o la necessità) di produrre documenti complessi, ancora meglio: LaTeX (e il suo motore sottostante, TeX) sono dei veri e propri linguaggi di programmazione (finalizzati alla produzione di documenti), per cui ci si può sbizzarrire a volontà.

E' opportuno segnalare anche che un documento LaTeX ha una struttura non molto dissimile da una pagina web: chi ha familiarità con la costruzione di siti web troverà naturale l’uso di questo software. Assolutamente da non sottovalutare, ancora, il fatto che la traduzione di un documento LaTeX in una pagina web può avvenire in maniera molto naturale e senza l’introduzione di codice complicato come quando l’analogo lavoro si fa a partire da un documento prodotto con un software wysiwyg.

Per concludere ci pare che l'abitudine alla produzione di documenti ben formati non possa che contribuire ad elevare il livello della qualità nella preparazione degli studenti della Scuola Media Superiore e la cosa non ci pare assolutamente trascurabile.

pagina pubblicata il 28/03/2005 - ultimo aggiornamento il 28/03/2005