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Il libro I degli Elementi di Euclide

Riportiamo in questa pagina la traduzione di una parte del libro I degli Elementi di Euclide: tralasceremo la dimostrazione delle proposizioni che si può trovare nella splendida edizione integrale (in lingua inglese) degli Elementi reperibile all'indirizzo http://aleph0.clarku.edu/~djoyce/java/elements/elements.html. In questa edizione potrete trovare anche accurati commenti alle definizioni e ai teoremi, nonché la possibilità di verificare tramite figure dinamiche le varie asserzioni.

Scopo di questa presentazione è mostrare il rigore con cui ogni asserto e ogni proprietà degli enti studiati sono analizzati, nonché verificare che la maggior parte dei testi di geometria in uso nelle nostre scuole non è altro che una rielaborazione di quanto Euclide scrisse circa nel 300 a.C. E' chiaro che molta strada è stata fatta dopo la "pubblicazione" degli Elementi, ma essi rimangono un pilastro nella storia del pensiero scientifico e ci pare utile che tutti gli studenti di geometria abbiano almeno un'idea sommaria di un'opera così importante.

Il libro inizia senza alcuna introduzione o spiegazione, entrando direttamente nel vivo della questione. Esso contiene:

La lista delle Definizioni introduce tutti i termini che saranno oggetto di studio del libro I. Poiché gli Elementi sono  un esempio (il primo della storia) di sistema assiomatico, devono iniziare con una lista di tutti i termini che saranno utilizzati. I termini proposti sono divisi in due parti: quelli primitivi (i primi 7) e quelli derivati (i successivi 16). I termini primitivi dovrebbero in realtà solo essere elencati: Euclide propone invece una "spiegazione", seppure intuitiva, del loro significato, in termini di concetti fisici comuni. Non è chiaro se egli si rendesse perfettamente conto dell'inutilità di queste "spiegazioni" oppure no: in ogni caso questa discussione esula dagli scopi di questa breve presentazione.

Euclide adotta la distinzione tra Postulati e Assiomi, già proposta da Aristotele: i primi si applicano specificamente alla scienza in questione (in questo caso la geometria), i secondi sono invece applicabili a tutte le scienze.

Per quanto riguarda le Proposizioni o Teoremi è da segnalare che Euclide dimostra anche le proprietà intuitivamente ovvie: l'esempio più evidente è già nella prima Proposizione, dove si dimostra la costruibilità di un triangolo equilatero a partire da un lato.

Il contenuto del libro

Definizioni
  1. Un punto è ciò che non ha parti.
  2. Una linea è lunghezza senza larghezza.
  3. Gli estremi di una linea sono punti.
  4. Una retta è una linea che giace ugualmente rispetto ai punti di essa.
  5. Una superficie è ciò che ha solo lunghezza e larghezza.
  6. Gli estremi di una superficie sono linee.
  7. Una superficie piana è quella che giace ugualmente rispetto alle rette su di essa.
  8. Un angolo piano è l'inclusione reciproca di due linee in un piano le quali si incontrino e non giacciano in linea retta.
  9. Quando le linee che comprendono l'angolo sono rette, l'angolo è detto rettilineo.
  10. Quando una retta innalzata da un'altra retta forma con essa angoli adiacenti tra di loro uguali, ciascuno dei due angoli è retto, e la retta si dice perpendicolare a quella su cui è innalzata.
  11. Dicesi ottuso l'angolo maggiore di un angolo retto.
  12. Dicesi acuto l'angolo minore di un angolo retto.
  13. Dicesi termine ciò che è estremo di qualche cosa.
  14. Dicesi figura ciò che è compreso da uno o più termini.
  15. Dicesi cerchio una figura piana delimitata da un'unica linea tale che tutte le rette che terminano su di essa a partire da un medesimo punto fra quelli interni alla figura siano uguali tra loro.
  16. E quel punto si chiama centro del cerchio.
  17. Dicesi diametro del cerchio una retta condotta per il centro e terminata da ambedue le parti dalla circonferenza del cerchio, e tale linea retta taglia anche il cerchio a metà.
  18. Dicesi semicerchio la figura compresa dal diametro e dalla circonferenza tagliata da esso, e centro del semicerchio è quello stesso che è anche centro del cerchio.
  19. Diconsi rettilinee le figure delimitate da rette, essendo figure trilatere quelle delimitate da tre rette, qudrilatere quelle delimitate da quattro rette, e multilatere quelle delimitate da più di quattro rette.
  20. Delle figure trilatere dicesi triangolo equilatero quella che ha i tre lati uguali, isoscele quella che ha due lati uguali e scaleno quella che ha i tre lati disuguali.
  21. Ancora delle figure trilatere, un triangolo rettangolo è quella che ha un angolo retto, un triangolo ottusangolo quella cha ha un angolo ottuso, un triangolo acutangolo quella che ha i tre angoli acuti.
  22. Delle figure quadrilatere un quadrato è quella che ha sia i lati uguali che gli angoli retti; un oblungo (rettangolo) è quella che ha gli angoli retti ma non è equilatera; un rombo è quella che è equilatera ma non ha gli angoli retti; un romboide è quella che ha gli angoli e i lati opposti tra di loro uguali, ma non è equilatera né ha gli angoli retti. I quadrilateri diversi da questi sono chiamati trapezi.
  23. Parallele sono quelle linee rette giacenti nello stesso piano che, prolungate indefinitamente in entrambe le direzioni, non si incontrano tra loro da nessuna delle due parti.
Postulati
  1. E' possibile condurre una linea retta da un qualsiasi punto ad ogni altro punto.
  2. E' possibile prolungare illimitatamente una linea retta finita in linea retta.
  3. E' possibile descrivere un cerchio con qualsiasi centro e raggio.
  4. Tutti gli angoli retti sono uguali tra loro.
  5. Se, in un piano, una retta interseca altre due rette, formando con esse, da una medesima parte, angoli interni la cui somma è minore di due angoli retti, allora queste due rette, se indefinitamente prolungate, si incontrano dalla parte detta.
Assiomi (Nozioni comuni)
  1. Cose che sono uguali a una stessa cosa sono uguali tra loro.
  2. Se a cose uguali si aggiungono cose uguali, allora i totali sono uguali.
  3. Se a cose uguali si tolgono cose uguali, allora i resti sono uguali.
  4. Cose che si possono sovrapporre una con l'altra sono uguali.
  5. Il tutto è maggiore della parte.
Proposizioni (Teoremi)
  1. E' possibile costruire un triangolo equilatero su un dato segmento (letteralmente Euclide usa il termine linea retta finita, o semplicemente linea retta, per indicare quello che noi chiamiamo segmento; per indicare una retta nel nostro senso Euclide usa il termine linea retta infinita).
  2. E' possibile costruire una linea retta uguale ad una data linea retta, con un estremo in un punto dato.
  3. E' possibile tagliare dalla più grande di due linee rette disuguali una linea retta uguale alla più piccola.
  4. Se due triangoli hanno due lati uguali rispettivamente a due lati, e hanno uguali gli angoli contenuti tra le due linee rette uguali, allora hanno anche la base uguale alla base, il primo triangolo uguaglia l'altro triangolo, e gli angoli rimanenti, cioè quelli opposti ai lati uguali, sono rispettivamente uguali.
  5. In un triangolo isoscele gli angoli alla base sono uguali tra loro e se le linee rette uguali sono ulteriormente prolungate, allora gli angoli sotto la base sono uguali.
  6. Date due linee rette costruite a partire dagli estremi di una linea retta e che si incontrino in un punto, non è possibile costruire dagli stessi estremi della stessa linea retta, e dalla stessa parte, altre due linee rette che si incontrino in un diverso punto e che siano uguali alle due precedenti, più precisamente ciascuna uguale a quella tracciata dallo stesso estremo.
  7. Se in triangolo due angoli sono tra di loro uguali, allora i lati opposti agli angoli uguali sono anche tra di loro uguali.
  8. Se due triangoli hanno due lati uguali a due lati rispettivamente, e hanno anche la base uguale alla base, allora hanno uguali anche gli angoli che sono compresi tra le linee rette uguali.
  9. E' possibile bisecare un dato angolo rettilineo.
  10. E' possibile bisecare una data linea retta finita.
  11. E' possibile costruire una linea retta formante angoli retti con una data linea retta, a partire da un punto di questa.
  12. E' possibile costruire una linea retta perpendicolare ad una data linea retta infinita, a partire da un punto dato non su di essa.
  13. Se una linea retta è condotta a partire da una data linea retta, allora fa o due angoli retti, o due angoli la cui somma è due angoli retti.
  14. Se, data una linea retta e un punto su di essa, due linee rette condotte da quel punto e non giacenti dalla stessa parte, formano angoli adiacenti la cui somma è due retti, allora le due linee rette stanno su una stessa linea retta.
  15. Se due linee rette si tagliano una con l'altra, allora formano angoli al vertice uguali tra di loro.
    • Corollario: Se due linee rette si tagliano una con l'altra, allora formano angoli al vertice uguali a quattro angoli retti.
  16. In qualsiasi triangolo, se uno dei lati è prolungato, allora l'angolo esterno è più grande degli angoli interni ed opposti.
  17. In ogni triangolo la somma di due angoli qualsiasi è minore di due angoli retti.
  18. In ogni triangolo l'angolo opposto a lato maggiore è maggiore.
  19. In ogni triangolo il lato opposto ad angolo maggiore è maggiore.
  20. In ogni triangolo la somma di due lati qualunque è maggiore del rimanente.
  21. Se dagli estremi di uno dei lati di un triangolo si costruiscono due linee rette che si incontrano dentro il triangolo, allora la somma delle due linee rette costruite è minore della somma degli altri due lati del triangolo, ma le linee costruite racchiudono un angolo che è più grande dell'angolo racchiuso dai due lati rimanenti.
  22. Per costruire un triangolo su tre linee rette uguali a tre linee rette date è necessario che la somma di due qualunque delle linee rette sia più grande della linea rimanente.
  23. E' possibile costruire un angolo rettilineo, uguale ad un dato angolo rettilineo, su una data linea retta e con vertice swu di essa.
  24. Se due triangoli hanno due lati uguali a due lati rispettivamente, ma hanno uno degli angoli contenuti dalle linee rette uguali più grande dell'altro, hanno anche la base più grande della base.
  25. Se due triangoli hanno due lati uguali a due lati rispettivamente, ma hanno la base più grande della base, hanno anche uno degli angoli racchiusi dalle due linee rette uguali più grande dell'altro.
  26. Se due triangoli hanno due angoli uguali a due angoli rispettivamente, e un lato uguale a un lato, precisamente o il lato che congiunge gli angoli uguali, o quello opposto a uno degli angoli uguali, allora i rimanenti lati e il rimanente lato sono uguali.
  27. Se una linea retta che interseca due linee rette individua angoli alterni uguali, allora le linee rette sono parallele tra di loro.
  28. Se una linea retta che interseca due linee rette individua l'angolo esterno uguale all'angolo interno ed opposto sullo stesso lato, o la somma degli angoli interni sullo stesso lato uguale a due angoli retti, allora le linee rette sono tra di loro parallele.
  29. Una linea retta che interseca due linee rette parallele individua angoli alterni uguali tra di loro, l'angolo esterno uguale all'angolo interno ed opposto, e la somma degli angoli interni sullo stesso lato uguale a due angoli retti.
  30. Linee rette parallele alla stessa linea retta sono anche parallele tra di loro.
  31. E' possibile costruire una linea retta per un dato punto e parallela ad una data linea retta.
  32. In ogni triangolo, se uno dei lati è prolungato, allora l'angolo esterno uguaglia la somma dei due angoli interni ed opposti, e la somma dei tre angoli interni del triangolo è uguale a due angoli retti.
  33. Linee rette che congiungono gli estremi di linee rette uguali e parallele, sono anch'esse uguali e parallele.
  34. Nei parallelogrammi i lati e gli angoli opposti sono uguali tra di loro, e il diametro biseca la regione.
  35. Parallelogrammi che hanno la stessa base e si trovano  tra le stesse parallele sono tra di loro uguali.
  36. Parallelogrammi che hanno basi uguali e si trovano tra le stesse parallele sono uguali tra di loro.
  37. Triangoli che hanno la stessa base e si trovano fra le stesse parallele sono uguali tra di loro.
  38. Triangoli che hanno basi uguali e si trovano fra le stesse parallele sono uguali tra di loro.
  39. Triangoli uguali che hanno la stessa base e si trovano dalla stessa parte si trovano anche fra le stesse parallele.
  40. Triangoli uguali che hanno basi uguali e si trovano dalla stessa parte si trovano anche fra le stesse parallele.
  41. Se un parallelogramma ha la stessa base di un triangolo e si trova fra le stesse parallele, allora il parallelogramma è doppio del triangolo.
  42. E' possibile costruire un parallelogramma uguale ad un dato triangolo in un dato angolo rettilineo.
  43. In un parallelogramma i complementi dei parallelogrammi sul diametro sono uguali tra di loro. (Questo è un Teorema che richiede una precisazione sulle notazioni; si deve leggere nel seguente modo: Dato un parallelogramma ABCD e considerato sulla diagonale AC un punto K, si tirino per esso le parallele ai lati, che incontrano AB in E, BC in G, CD in F, AD in H. Allora i parallelogrammi EBGK e HKFD sono uguali. Questi parallelogrammi sono i complementi dei parallelogrammi di diagonali AK e KC rispettivamente).
  44. E' possibile costruire un parallelogramma uguale ad un dato triangolo, con una data linea retta e un dato angolo rettilineo.
  45. E' possibile costruire un parallelogramma uguale ad una data figura rettilinea, con un dato angolo rettilineo.
  46. E' possibile costruire un quadrato su una data linea retta.
  47. In triangoli rettangoli il quadrato sul lato opposto all'angolo retto uguaglia la somma dei quadrati sui lati contenenti l'angolo retto.
  48. Se in triangolo il quadrato di uno dei lati uguaglia la somma dei quadrati degli altri due lati del triangolo, allora l'angolo compreso tra gli altri due lati è retto.
pagina pubblicata il 18/03/2004 - ultimo aggiornamento il 01/12/2011