Useremo le seguenti notazioni e nomenclatura per le serie:
Una serie non può convergere se il suo termine generale non è infinitesimo.
Una serie a termini di segno costante può solo convergere o divergere. Questo implica che una serie a termini positivi converge se e solo la successione delle sue ridotte è maggiorata. Analogo discorso per le serie a termini negativi dove la successione delle ridotte deve essere minorata.
Se la serie ottenuta prendendo i valori assoluti di tutti i
termini converge, anche la serie data converge e si ha: .
Si tratta del criterio fondamentale per le serie, da cui sostanzialmente derivano tutti gli altri.
Date due serie a termini positivi e
, tali che
,
n, allora:
Data una serie a termini positivi se, n,
, la serie
converge; se
, la serie diverge. In
particolare se
, la serie
converge; se
la serie diverge; se
nulla si può dire, a meno
che
, nel qual caso la serie
diverge.
Data una serie a termini strettamente positivi se, n,
, la serie converge; se
la serie diverge. In particolare se
la serie converge, se
;
nulla si può
dire, ameno che
, nel qual caso la
serie diverge.
Si prova che se anche
(anche nel caso di limite infinito), mentre
non è vero il viceversa (si veda l'esercizio 1.17). Questo
significa che il criterio della radice è più
"generale" di quello del rapporto, anche se,
naturalmente, in alcuni casi può essere tecnicamente
più semplice l'applicazione di uno invece che
l'altro.
È altresì importante osservare che i criteri della radice o del rapporto funzionano solo per serie il cui termine generale è infinitesimo di ordine soprareale, per cui è perfettamente inutile usarli quando si sa a priori che la serie non è di questo tipo.
La serie a termini positivi , decrescente e infinitesima, converge se e solo se
converge la serie
.
Se una serie a termini positivi è infinitesima di ordine superiore ad un reale s > 1, essa è convergente, se invece è infinitesima di ordine ≤ 1, allora diverge.
Una serie a segno alterno, infinitesima, e tale che la successione dei valori assoluti dei suoi termini sia decrescente converge.
Se è una funzione positiva non crescente,
la serie
e l'integrale
sono della stessa natura.
Date due serie a termini positivi e
, se, da un certo
n in poi,
, allora la
convergenza di
implica la
convergenza di
, mentre la
divergenza di
implica la divergenza
di
.
Data una serie a termini positivi se, da un certo n
in poi, , la serie converge; se
invece
la serie diverge. In
particolare se
, la serie
converge quando l > 1, diverge quando l
< 1; nulla si può dire se l = 1.
Sia una serie tale che la
successione delle sue somme parziali è limitata da un
numero M. Sia poi {bn} una successione
positiva, decrescente ed infinitesima. Allora la serie
converge.
Il criterio di Leibniz è un caso particolare di questo criterio.
Sia una serie convergente e
{bn} una successione monotòna
convergente. Allora la serie
converge.
Siano e
due serie assolutamente convergenti. La serie
ove cn =
a0bn+a1bn-1+...
+anb0, è detta prodotto
secondo Cauchy delle due serie date e converge al prodotto
delle somme delle due serie date.
Per evidenziare graficamente il modo in cui il prodotto
è costruito, si esamini la figura seguente, in cui
abbiamo indicato i prodotti da fare per ottenere
c4: