L'idea di base per visualizzare i grafici di funzioni 3D è quella di tracciare nel dominio, sul piano xy, una griglia mediante rette parallele agli assi, calcolare poi la z, cioè la f(x,y), corrispondente ai punti della griglia e infine rappresentare, di solito in una opportuna proiezione assonometrica, i punti di coordinate (x,y,z) così ottenuti: si otterrà una griglia tridimensionale, costituita da regioni approssimativamente poligonali, che può rendere conto dell'andamento della funzione. La colorazione dei punti "interni" ai poligoni e l'uso di opportune fonti di "illuminazione" può rendere più suggestivo il disegno. Anche la scelta di un opportuno "punto di vista" può essere di grande aiuto: meglio ancora se esso può essere interattivamente scelto dall'utente (si veda l'ultimo dei grafici proposti qui sotto, che può essere ruotato e ridimensionato secondo le regole di LiveGraphics3D. La funzione rappresentata è f(x,y) = exp(x2 + y2).
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Immagine dinamica |
I grafici di densità sono grafici in due dimensioni, in cui la "quota" z viene rappresentata mediante livelli di grigio, dal minimo, corrispondente al nero, al massimo, corrispondente al bianco. Si confrontino i due grafici qui sotto, relativi alla stessa funzione, nello stesso dominio: f(x,y) = sin(x2+y2).
E' la tecnica normalmente utilizzata in cartografia.
Sostanzialmente si tratta di "sezionare" la superficie
grafico della funzione con piani paralleli al piano xy,
ottenendo delle curve (dette isoipse o curve di
livello) che possono venire rappresentate, per proiezione,
sul piano xy stesso. Se è nota la distanza
verticale tra i piani sezionanti, questo disegno premette di
avere una idea molto precisa della superficie, soprattutto in
casi non troppo "patologici". I due grafici qui di
seguito si riferiscono alla funzione f(x,y) =
exp(x2 + y2) e alla
rispettivamente.