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LaTeX: non solo videoscrittura!

LaTeX nasce, e si evolve, come sistema di videoscrittura dalle caratteristiche professionali, e dà origine a una rivoluzione nel modo di progettare, in particolare, i software per la composizione di testi scientifici. In questa pagina vogliamo mostrare come LaTeX stia diventando essenziale anche per altre applicazioni non strettamente connesse alla videoscrittura. Proponiamo due tra le numerose applicazioni possibili.

LaTeX e le pagine web

Uno dei grossi problemi nella composizione di pagine web è stato, fin dall'inizio, la scrittura delle formule matematiche: la loro natura intrinsecamente bidimensionale ha costituito uno scoglio molto difficile da superare per i vari browser in commercio. Sono stati escogitati vari accorgimenti per superare questo inconveniente; il più diffuso rimane, a tutt'oggi, quello di inserire le formule matematiche come immagini, cosa che crea enormi problemi, di cui segnaliamo i più evidenti:

La soluzione a tutto questo sarà, in un futuro speriamo non tanto lontano, la tecnologia MathML, implementata dal consorzio w3C come tutti gli standard ufficiali relativi al web, e ormai prossima alla versione 3.0. Purtroppo i browser attuali supportano in maniera molto limitata questo standard: tra tutti solo Mozilla Firefox ha un supporto nativo, ma richiede l'installazione di uno speciale set di font. Internet Explorer (alla versione 7) richiede un apposito plugin (MathPlayer), che comunque si può ottenere gratuitamente. In ogni caso la visualizzazione con Mozilla è, a nostro avviso, di gran lunga più efficiente che non quella con Internet Explorer completo di plugin.

MathML è un linguaggio "di basso livello" e non è pensabile che uno sviluppatore possa scrivere direttamente il codice relativo, un po' come succede con il linguaggio assembler per la programmazione, che viene implementato indirettamente tramite linguaggi di più alto livello. Esistono già numerosi "traduttori automatici", tra cui, per esempio MathType, l'evoluzione dell'Equation Editor normalmente fornito con Microsoft Word e funzionante in ambiente Windows. Lo stesso w3C distribuisce un Editor/Browser che può generare pagine con codice MathML: Amaya, completamente free e open source, ormai giunto alla versione 10.

Tuttavia tutti questi sistemi non sono ancora facilmente utilizzabili dallo sviluppatore medio e probabilmente lo standard del futuro deve ancora nascere. Esistono varie soluzioni alternative all'uso, più o meno diretto, del codice MathML, tra cui molto interessante jsmath (http://www.math.union.edu/~dpvc/jsmath/) che richiede l'installazione di uno speciale set di font, ma che può anche funzionare, seppure con qualche rallentamento e risultati non sempre ottimali, anche direttamente, in quanto può anche utilizzare una speciale raccolta di caratteri-immagine, ridimensionabili assieme ai caratteri del testo. Naturalmente (e avevavte forse qualche dubbio?) le formule devono essere inserite nella pagina html con codice LaTeX!

La scelta che noi preferiamo, e che abbiamo adottato in questo sito in tutte le pagine prodotte dopo il 1 gennaio 2007, è quella di adottare lo script ASCIIMathML, di Peter Jipsen: esso consente di scrivere direttamente le formule in codice LaTeX, codice che viene tradotto dinamicamente in MathML, all'atto del caricamento della pagina nel browser. Naturalmente il browser deve essere in grado di supportare MathML: come già detto questo avviene per Firefox e Internet Explorer + MathPlayer. Potete leggere tutti i dettagli, e vedere alcuni semplici esempi, nella pagina Matematica e web.

Esiste anche una versione di questo script, LaTexMathML che riesce addirittura a tradurre un intero documento LaTeX, della classe article, in una pagina html, completa di codice e numerazione per le formule, riferimenti incrociati, divisione in sezioni, sottosezioni, ecc: praticamente si può scrivere una pagina LaTeX e vederla in un browser web, anziché stamparla in formato pdf.

Ci pare che tutto questo renda ancora più evidente l'importanza che LaTeX sta assumendo anche in situazioni diverse da quelle per cui era stato progettato: sostanzialmente il codice LaTeX per le formule matematiche sta diventando lo standard anche nel web.

LaTeX e Geogebra

Un secondo uso "non standard" del codice LaTeX per le formule matematiche si ha in Geogebra. Con questo splendido software (completamente free!)  si riesce a produrre vere e proprie applet senza conoscere nulla del linguaggio java: le tecniche di costruzione geometrica sono le stesse di Cabri, ma il software è, a nostro avviso, estremamente più potente e flessibile. Inoltre l'esportazione in pagine web è completamente automatica e non richiede alcun plugin aggiuntivo.

Nella pagina LaTeX e Geogebra abbiamo raccolto alcuni esempi delle costruzioni rese possibili da un'efficiente interazione tra le capacità grafiche di Geogebra e il codice LaTeX per le formule matematiche.

Conclusione: o si impara LaTeX o ...!

pagina pubblicata il 01/02/2008 - ultimo aggiornamento il 01/02/2008