Il logo di batmath
www.batmath.it
pag.precedente | pag.successiva

Punti fissi e periodici

imgData una funzione img, in cui A e B sono sottoinsiemi di uno stesso insieme, un punto x0 di  A si dice fisso se f(x0)=x0. Graficamente, per le funzioni reali di variabile reale, si capisce subito che i punti fissi si ottengono intersecando il grafico della funzione con la bisettrice y=x. Nella figura qui a lato i punti x1 e x2 sono fissi. In termini di orbite un punto è fisso per una funzione f se l'orbita del punto è una successione costante. Per esempio il punto 1 è fisso per la funzione  f(x)=x2, il punto 0.739085... è fisso per la funzione f(x)=cosx.

Un punto si dice definitivamente fisso se l'orbita del punto è costante da un certo punto in poi. Per esempio il punto -1 è definitivamente fisso per la funzione f(x)=x2: si ha f(-1)=1, f(f(1)=1 e d'ora in poi iterando la funzione si ottiene sempre 1. Similmente π è definitivamente fisso per la funzione f(x)=senx.
 

imgIl concetto di punto fisso è molto importante ed interviene in parecchi teoremi di analisi (teorema del punto fisso di Brouwer, teorema del punto fisso di Banach, ecc.).

Per quanto riguarda le funzioni reali di variabile reale il teorema del punto fisso si può così enunciare: se img è una funzione continua e se img, allora g ha almeno un punto fisso. Graficamente questo teorema è abbastanza evidente: nelle condizioni dell'enunciato il grafico della funzione g deve partire da un punto come P del segmento AB e deve arrivare ad un punto come Q del segmento A'B'; è chiaro che dovrà intersecare la bisettrice y=x almeno una volta.

Per i limiti di successioni iterative vale il seguente:

Teorema: Sia A un sottoinsieme di R, f una funzione di A in A, e k un elemento di A. Se la successione iterativa a0=k, an+1=f(an) converge al limite lappartieneA e la funzione è continua in l, allora l è un punto fisso per f

Questa teorema, che è una semplice applicazione del concetto di funzione continua, é di grande aiuto nella ricerca dei limiti di questo tipo di successioni. Si osservi che il teorema non afferma nulla sulla esistenza del limite.

Consideriamo ora nuovamente la funzione f e indichiamo con n la composta di f con se stessa n volte. La funzione n ha ovviamente tutti gli eventuali punti fissi di f, ma può averne anche altri. Un punto x0 che sia fisso per n, ma non per n-1, si dice punto periodico, di periodo n, per f. Dal punto di vista delle orbite ciò significa che l'orbita di x0 ripassa periodicamente, ad intervalli regolari, per lo stesso valore. Per esempio il punto 3 è periodico, di periodo due, per la funzione f(x)=1/x (come già visto, ogni punto non nullo e diverso da ±1 gode della stessa proprietà).

imgUn esempio interessante e di cui ci occuperemo ancora in seguito è quello della funzione f(x)=4x(1-x). Nella figura a lato è rappresentato il grafico di f e quello di g=fof, costruito con la tecnica grafica per la costruzione della funzione composta. Si vede che la funzione g ha gli stessi punti fissi di f, ma in aggiunta ne ha anche altri due. I punti fissi di f sono facilmente ricavabili (perché soluzioni di un'equazione di secondo grado) e sono 0 e 3/4. I punti fissi di g sono soluzioni di un'equazione di quarto grado, di cui però conosciamo già due soluzioni: è allora facile trovare le altre due. Questi due nuovi punti sono punti periodici di periodo due della funzione f.

Puoi vedere un'animazione di questa costruzione.
 

imgLa figura qui a lato mostra, sempre relativamente alla funzione f(x)=4x(1-x), anche il grafico di fofof (in verde): si nota la presenza di otto punti fissi, di cui due coincidenti con quelli di f, e sei nuovi. In questo caso non c'è speranza di determinarli analiticamente in quanto dell'equazione relativa (di ottavo grado) conosciamo due sole soluzioni e non esistono regole generali per la determinazione delle sei soluzioni rimanenti. I sei nuovi punti fissi di fofof saranno punti di periodo 3 per la funzione f di partenza. 

Si noti anche come, ovviamente, i punti fissi di fof non siano necessariamente anche punti fissi di fofof, mentre lo saranno di fofofof, che si può pensare come (fof)o(fof).
 

pag.precedente | pag.successiva
pagina pubblicata il 26/02/2002 - ultimo aggiornamento il 01/09/2003