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Gold: best practices?

Gold, come recita la pagina ufficiale del sito, è la banca dati Internet delle esperienze più innovative ed interessanti realizzate nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, pensata con lo scopo di diffondere a beneficio di tutti il patrimonio di "conoscenza didattica" prodotto dalle scuole - idee e strumenti realizzati in situazione ma trasferibili in contesti diversi.

Si tratta di un'iniziativa oltremodo interessante e meritoria, in quanto volta a migliorare la "qualità" del Sistema-scuola italiano, utilizzando quello che è oggi, sicuramente, il miglior modo per diffondere conoscenza e cultura, ovvero la rete internet e le banche dati in essa presenti, soprattutto se gestite da istituzioni prestigiose e collaudate come Indire.

E' chiaro che mantenere in efficienza un data base di grosse dimensioni è molto difficile e, per esempio, sono numerosi i link ai vari materiali che non funzionano. Ma il motivo che ci ha spinto ad inserire questa pagina nel nostro sito è di altra natura e riguarda la qualità del materiale selezionato e l'opportunità di segnalarlo come pratica da trasferire in diversi contesti.

Vogliamo esaminare in dettaglio una delle esperienze segnalate, rimarcando che le scuole presentatrici delle esperienze inserite nell'archivio ricevono in premio la non trascurabile somma di 2500 euro. Si tratta di un'esperienza dal titolo "Taglio del piano con n rette", destinata, non è inutile ricordarlo, a studenti di seconda scuola media superiore. Il materiale consultabile è costituito essenzialmente da tre oggetti:

La parte che ci interessa (e che dovrebbe, almeno così ci pare, costituire il nocciolo della documentazione) è la scheda con il contenuto: potete liberamente consultarla sul sito Gold Regionale del Friuli Venezia Giulia, all'indirizzo http://gold.indire.it/nazionale/regionale/friuli/index.htm. Se dovesse essere cancellata o modificata, ne abbiamo comunque copia e potete liberamente richiedercela.

Non so se, iniziando la lettura, capiterà anche a voi quello che è successo a noi domenica 15 gennaio 2006, ovvero di saltare sulla sedia. La scheda inizia infatti come segue:

Parte iniziale della scheda con descrizione della ricerca D

Complice anche forse la giornata domenicale dobbiamo confessare che ci è venuto subito in mente un paragone con la moltiplicazione dei pani e dei pesci, di biblica memoria. In ogni caso, superato lo choc, decidiamo di proseguire nella lettura e, nella pagina successiva, notiamo che i "piani" sono diventati "semipiani": questa volta il miracolo biblico inizia un po' in ritardo, in quanto al principio un pane diventa, come è naturale, due "mezzi pani", mentre le successive ripartizioni moltiplicano i "mezzi pani" all'infinito senza modificarli.... Anche qui proponiamo un'istantanea della pagina, perché la maggior parte delle persone con cui abbiamo parlato non ci ha creduto finché non ha visto (e messo il dito nella piaga...).

Inizio seconda pagina della ricerca D

Se ne avete voglia potete continuare nella lettura e nell'esplorazione di questo documento. A noi qui preme invece segnalare un ulteriore aspetto, forse anche più importante rispetto al problema dei madornali errori che risultano da quanto abbiamo sopra riportato, e precisamente: qual è la valenza, in termini di pratica didattica da proporre a modello, di un problema del genere di quello trattato in questa esperienza? Ci spieghiamo meglio: crediamo che un'attività di questo genere possa essere un buon esercizio da svolgere in quindici-venti minuti di lezione, forse anche un'ora, tenendo conto di possibili implicazioni, ma nulla più. In ogni caso può trattarsi di un'idea anche buona da diffondere, ma non certo, almeno secondo la nostra opinione personale, una "best practice" da inserire in un archivio con gli scopi di Gold.

Ci farebbe molto piacere conoscere le idee dei visitatori del nostro sito, in particolare dei numerosi colleghi che, da sempre, realizzano esperienze interessanti che non ricevono il giusto riconoscimento. Potete mandarci una mail o utilizzare il form dei commenti.

Un'ultima nota: chissà se la relazione di questa esperienza, nel 3° quaderno del Nucleo di Ricerca in Didattica della Matematica dell’Università di Udine, conterrà gli stessi errori che abbiamo qui segnalato!

pagina pubblicata il 22/01/2006 - ultimo aggiornamento il 02/02/2006