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I teoremi di Darboux e sul limite della derivata

Teorema di Darboux

La funzione derivata di una data funzione può essere una funzione molto irregolare, ma ha una importante proprietà in comune con le funzioni continue, come afferma il seguente

immagine evidenziatriceTeorema di Darboux. Se f è derivabile in [a,b] e se l è un reale compreso tra f'(a) e f'(b), allora esiste c in ]a,b[ tale che f'(c) = l. In altri termini la funzione derivata di una funzione assume tutti i valori intermedi compresi tra due suoi valori.

Dimostrazione

Questo fatto ha come conseguenza che la funzione derivata di una funzione derivabile in un intervallo non può avere discontinuità a salto: per esempio non esiste alcuna funzione che abbia come derivata la funzione signum. Questa osservazione è della massima importanza quando si affronta il problema della ricerca delle primitive di una funzione (il problema inverso della derivazione).

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Teorema sul limite della derivata

Un' altra importante proprietà della funzione derivata di una funzione, molto utile nelle applicazioni, è espressa dal seguente

immagine evidenziatriceTeorema. Sia f una funzione definita e derivabile in un intorno di un punto c escluso il punto c, ma continua anche in c. Se la funzione f' ha limite finito, per x tendente a c, essa è derivabile anche in c e si ha:

img.

Dimostrazione

Questo teorema, in aggiunta al precedente, è di grande utilità, per esempio, per controllare la derivabilità di una funzione che è stata prolungata per continuità in un punto o per controllare la derivabilità di funzioni elementari a tratti.

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Esempi

Esempio 1. Dati due reali a e b, si consideri la funzione, img. Si chiede di determinare, se possibile, a e b, in modo che la funzione sia ovunque continua e derivabile. I problemi si possono presentare solo nel punto 2: in un intorno di ogni altro punto la funzione coincide con una funzione elementare sicuramente continua e derivabile. Avendosi img, dovrà intanto essere 4=2a+b. Si ha poi, per x≠2, img. Essendo inoltre img, se ne deduce che, se a≠4, il limite della derivata non esiste e la funzione derivata ha una discontinuità di prima specie, per cui non può essere derivabile in tutto R. Se invece a=4, il limite della derivata esiste e vale 4: per il teorema sul limite della derivata la funzione è derivabile anche in 2. Poiché 4=2a+b, si conclude che la funzione è continua e derivabile se a=4 et b=-4. 

Osservazione. Nell'esempio precedente si poteva anche calcolare direttamente il limite del rapporto incrementale per controllare la derivabilità della funzione nel punto 2, e a volte è indispensabile seguire questa strada come vedremo con l'esempio 2, ma spesso il calcolo del limite della derivata è molto più agevole che non quello del limite del rapporto incrementale. In questo caso le difficoltà tecniche erano più o meno le stesse. Tenendo conto che b=-2a+4 si sarebbe trovato: img, mentre img, traendo le stesse conclusioni.

Esempio 2. Si dica se per la funzione img è applicabile il teorema sul limite della derivata. Si verifica facilmente che la funzione è derivabile e che: img (per la derivata in 0 si calcoli il limite del rapporto incrementale). É altrettanto immediato che img. Questo implica che il teorema sul limite della derivata non è applicabile. Si noti che questa funzione ha una derivata non continua, ma che la discontinuità non è a salto, in accordo con il teorema di Darboux.

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Regola pratica

Gli esempi precedenti ci inducono a dedurre la seguente regola pratica: data una funzione continua in un intervallo, se sussistono problemi relativi alla derivabilità in un solo punto x0, si calcolano le derivate per x > x0 e per x < x0; si calcolano poi i limiti di queste derivate (rispettivamente destro e sinistro). Se i limiti esistono finiti ed uguali la funzione é derivabile, se essi sono finiti e diversi la funzione non é derivabile ed ha un punto angoloso; altrimenti occorre procedere al calcolo del limite del rapporto incrementale per verificare la derivabilità o meno. In ogni caso il calcolo del limite del rapporto incrementale é sempre la strada più sicura per controllare la derivabilità, solo che spesso é molto più semplice e veloce procedere come sopra indicato.

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pagina pubblicata il 01/10/2002 - ultimo aggiornamento il 01/09/2003