Le funzioni trigonometriche (in particolare le funzioni seno, coseno e tangente di cui ci occuperemo più in dettaglio) come funzioni di R in R non sono biunivoche (le funzioni seno e coseno non sono nemmeno suriettive). É dunque indispensabile considerare opportune restrizioni per ottenere funzioni invertibili.
La scelta della restrizione sul dominio è largamente
arbitraria: ovviamente si deve cercare di avere una funzione
più regolare possibile (nel senso della continuità
e della derivabilità); un altro criterio può
essere quello di scegliere un dominio che sia il più
possibile "vicino" all'origine del sistema di
coordinate. Storicamente la scelta che si è imposta
è quella dell'intervallo per la
funzione seno, dell'intervallo
per la funzione tangente, dell'intervallo [0,π] per la
funzione coseno. Non è possibile, purtroppo, scegliere lo
stesso intervallo per tutte le tre funzioni principali.
Considerazioni molto simili a queste si fanno quando si deve invertire la funzione f(x) = x2, per ottenere la funzione radice quadrata.